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La vitamina D è un elemento importantissimo per la nostra salute e la sua carenza potrebbe metterla seriamente a repentaglio: per questo dovresti prestare molta attenzione a una serie di sintomi che ne indicano una carenza.

La vitamina D è fondamentale per il buon funzionamento del nostro organismo: essa contribuisce alla regolazione di numerose funzioni dei vari organi e sistemi e, soprattutto, del sistema immunitario. Per questo motivo è fondamentale controllare che i suoi livelli all’interno del nostro corpo siano ottimali e che non ve ne siano carenze.

Essa, inoltre, serve anche a fissare il calcio nelle ossa, funzione che risulta importantissima per prevenire l’insorgenza di osteoporosi ma anche per garantire l’integrità dell’apparato scheletrico. Secondo le più recenti statistiche fornite dall’Università di Harvard, si stima che almeno un miliardo di persone soffrano di una sua carenza.

Molto spesso, infatti, avvertiamo dei sintomi che sono riconducibili ad un’insufficienza di questo elemento e che, a lungo andare, possono compromettere seriamente la nostra salute. Ecco quali sono quelli a cui bisogna prestare attenzione e come prevenire tale deficit.

Sintomi da carenza di vitamina D: ecco come si manifesta il deficit

La carenza di vitamina D è una condizione tanto seria quanto diffusa: essa tende a palesarsi solo quando il deficit è ormai palese e molto accentuato e i suoi livelli presenti nel corpo sono molto bassi. Un individuo che non ha abbastanza vitamina D, infatti, può ravvisare alcuni sintomi che potrebbero anche passare inosservati o essere erroneamente associati ad altre condizioni.

  • Debolezza muscolare;
  • Stanchezza e affaticamento ricorrenti;
  • Offuscamento del pensiero;
  • Dolore alle ossa;
  • Dolore alle articolazioni;
  • Disturbi da fascicolazione muscolare;
  • Ossa fragili o indebolite.
  • Riduzione della massa minerale ossea;
  • Aumentato rischio di contrarre malattie cardiovascolari;
  • Ridotta efficienza del sistema immunitario.

Tutti questi sintomi sono associati ad un deficit sintomatico della vitamina D al quale, però, è ancora possibile rimediare. In molti, infatti, non sanno che, tale elemento è presente in pochissimi alimenti che comunemente si trovano sulle nostre tavole ma che può essere tranquillamente assimilata attraverso l’esposizione solare. 

Come reintegrarla e ridurre sostanzialmente il deficit

Una volta accertata la cosiddetta ipovitaminosi si può correre ai ripari cercando di riequilibrarne i livelli presenti nell’organismo.  Qualora la carenza, infatti, fosse dovuta ad un’inadeguata esposizione solare, la terapia per rimediare consisterebbe semplicemente in una modifica sostanziale delle proprie abitudini e del proprio stile di vita.

Esporsi al sole per almeno 15-20 minuti al giorno, anche facendo una semplice passeggiata al parco, può giovare notevolmente a questa condizione e, nel caso migliore, risolverla.

Ancora, una buona abitudine per coloro che ne soffrono, potrebbe essere quella di arricchire la propria alimentazione con cibi che la contengono in gran quantità. Ad esempio, sarebbe bene assumere:

  • Pesci come il salmone, il tonno, la carpa, l’anguilla o lo sgombro;
  • Olio di fegato di merluzzo;
  • Tuorlo d’uovo;
  • Latte;
  • Burro;
  • Funghi porcini;
  • Alimenti fortificati in vitamina D, ossia cibi ai quali è stata aggiunta in addizione.