Tra le condizioni che impattano sulla funzionalità e sul dolore ai piedi, una delle più frequenti è la spina calcaneare, chiamata anche sperone calcaneare. Si tratta di una esostosi, una neoformazione benigna dell’osso calcaneare, cioè di una calcificazione ossea dell’osso del tallone del piede. Questa condizione tende a manifestarsi solitamente nella parte anteriore e inferiore del tallone, e può arrivare ad estendersi per circa 1,5 centimetri in direzione della pianta del piede sotto forma di spina o becco.
Il Dottor Angelo Vella, fisioterapista, posturologo e osteopata con sede a Villa di Briano (CE), ha voluto chiarire alcuni dubbi proprio sulla spina calcaneare, concentrandosi sui sintomi e sulle cause da cui può scaturire la condizione ed elencando una serie di rimedi consigliati per contrastarla. «La spina calcaneare è spesso accompagnata dalla fascite plantare, una particolare e dolorosa infiammazione della fascia plantare, la quale è posizionata lungo la pianta del piede e collega l’osso del tallone alle dita» dice il Dott. Vella.
CAUSE E SINTOMI DELLA SPINA CALCANEARE
Due delle cause più comuni che possono provocare una spina calcaneare sono alterazioni della postura e disfunzioni del movimento, le quali generano tensioni delle strutture muscolari e legamentose che si protraggono nel tempo. La condizione può anche comparire dopo anni di allenamento o eventi sportivi, dopo che il soggetto ha ignorato il dolore per un cospicuo lasso di tempo. «In questi casi – spiega il Dott. Vella – le sollecitazioni eccessive alla pianta del piede costringono la fascia plantare ad una grande tensione, e nel tempo si crea così la calcificazione. La formazione della spina calcaneare può durare anni, e spesso non ci sono sintomi».
Le altre cause che scatenano la condizione sono: traumi al tallone, scarpe poco aderenti e scomode, artrite, eccesso di peso corporeo e problemi di deambulazione. I sintomi, invece, possono essere: infiammazione, dolore al tallone, aumentata sensibilità sul tallone e gonfiore nella parte anteriore del tallone.
PREVENIRE LA SPINA CALCANEARE
Per prevenire la formazione della spina calcaneare, l’esperto casertano consiglia innanzitutto di «fare attenzione allo stress cui sottoponiamo i nostri piedi e le strutture ad essi collegate». Inoltre, non bisogna sottovalutare l’insorgere del dolore che si sviluppa al tallone, perché la spina calcaneare potrebbe essere la causa anche della cosiddetta tallonite.
Gli altri suggerimenti hanno a che fare con le camminate e l’attività fisica, che possono contribuire in modo decisivo alla manifestazione della condizione: è consigliabile, per esempio, applicare del ghiaccio sull’area interessata quando si avverte dolore; o far riposare la suddetta area fino ad un suo miglioramento.
RIMEDI PER LA SPINA CALCANEARE
«Riposo, trattamenti conservativi, impacchi freddi e stretching sono considerati i rimedi più efficaci da adottare in caso di spina calcaneare» spiega il Dott. Vella.
l riposo, inteso come riduzione dello stress, si raccomanda soprattutto per le fasi acute della spina calcaneare, perché permette di prevenire il peggioramento delle condizioni iniziali. Questo è il primo rimedio che lo specialista del settore suggerirà al soggetto, prima di iniziare il trattamento conservativo.
Se il dolore dovesse durare più di un mese e con il solo riposo non dovesse passare, l’esperto del settore raccomanderà appunto trattamenti conservativi: terapia manuale, rieducazione posturale, utilizzo di scarpe idonee, onde d’urto etc.
Gli impacchi freddi, usati per un massimo di 15 minuti, aiutano nell’alleviare il dolore, riducendo l’afflusso di sangue dell’area trattata e creando una sensazione di intorpidimento. Lo stretching, invece, serve ad allungare i muscoli doloranti, alleviando la tensione dei tessuti e stimolando legamenti e tendini.