Il crociato anteriore è un legamento del ginocchio che parte dal lato inferiore del femore e va ad inserirsi nella parte superiore della tibia. Esso ha una traiettoria obliqua e si incrocia con il legamento crociato posteriore, e la sua funzione principale è quella di garantire una certa stabilità al ginocchio, evitando uno scivolamento anteriore della tibia e limitandone una eccessiva estensione e rotazione verso l’interno. La rottura del legamento crociato anteriore avviene proprio per questi motivi, cioè quando si verificano rotazioni del ginocchio o una sua estensione.
Il Dottor Angelo Vella, fisioterapista, posturologoe osteopata con sede a Villa di Briano (CE), ha voluto fare un approfondimento sulle cause che provocano la rottura del legamento crociato e sui diversi trattamenti che è possibile adottare per risolvere il problema. «Per il trattamento della lesione del legamento crociato anteriore esistono due strade possibili da percorrere: ricorrere all’intervento chirurgico oppure scegliere un percorso di tipo conservativo. Molto spesso la scelta del trattamento dipende dalla gravità del caso in questione, quindi è molto importante affidarsi ad uno specialista del settore che possa studiare e valutare bene la situazione» spiega il Dott. Vella.
ROTTURA DEL LEGAMENTO CROCIATO ANTERIORE: QUALI SONO LE CAUSE?
Uno degli interventi ortopedici più effettuati oggi in Italia riguarda proprio la ricostruzione del legamento crociato. La sua rottura può dipendere da diverse cause e traumi di vario genere. Tuttavia, la categoria maggiormente a rischio è quella degli sportivi: esistono alcuni sport come il rugby, lo sci, il basket e il calcioche mettono a dura prova la vita e la resistenza del legamento crociato.
La rottura del crociato, però, non interessa solo gli sportivi, ma generalmente tutte quelle persone che subiscono eventi traumatici con una distorsione importante del ginocchio.
TRATTAMENTO PER LA LESIONE DEL LEGAMENTO CROCIATO: FISIOTERAPIA POST CHIRURGIA E FISIOTERAPIA CONSERVATIVA
Come anticipato in precedenza dal Dott. Vella, per affrontare la rottura del legamento crociato anteriore si può optare sia per la chirurgia, con un intervento; sia per un trattamento di tipo conservativo con fisioterapia. Anche nel caso di intervento chirurgico, l’esperto che seguirà il caso dopo l’operazione avrà un ruolo fondamentale perché, in base alla valutazione clinica del paziente, deciderà modalità diverse e specifiche di fisioterapia.
Se l’operazione chirurgica si pone l’obiettivo di riparare le strutture lesionate, la fisioterapia post intervento punta a ridurre il dolore, a recuperare il movimento del ginocchio e le fasi del cammino, a ritornare all’attività lavorativa e sportiva e al recupero della forza muscolare. La fisioterapia, però, può risultare importante anche nella fase pre operatoria. «Prima dell’intervento consiglio ai pazienti di contattare un fisioterapista specializzato per effettuare alcune sedute, le quali servono a ridurre il gonfiore, diminuire l’infiammazione, far passare il dolore e recuperare un po’ di movimento» spiega l’esperto casertano. Dopo l’intervento, lo specialista adotterà prima diversi strumenti per il recupero graduale della flessione del ginocchio e per ridurre il dolore post operazione, come tecarterapia, ultrasioni e laser; poi consiglierà diversi esercizi fisici per il recupero completo dell’articolarità e per il rinforzo muscolare.
Il trattamento di tipo conservativo, invece, prevede in primis una fase iniziale grazie alla quale si riduce il dolore, l’infiammazione e il gonfiore del ginocchio. Dopodiché, anche in questo caso saranno selezionati alcuni esercizi di rinforzo muscolare e stretching, partendo da quelli senza carico per poi passare a quelli con carico.