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La frattura del malleolo è una lesione particolarmente diffusa tra la popolazione. Si tratta di un infortunio che può verificarsi dopo una brutta caduta, oppure quando si atterra in modo violento sulle caviglie, e che si riferisce alla rottura della prominenza ossea interna o esterna proprio delle caviglie. Nei casi appena citati può appunto accadere che il malleolo si fratturi e si rompa.

Il Dottor Angelo Vella, fisioterapista, posturologoe osteopata con sede a Villa di Briano (CE), ha voluto dedicare parte del suo tempo alla descrizione della frattura del malleolo, soprattutto dopo i dubbi e le domande poste dai pazienti che hanno riscontrato la lesione. «Nel caso si verifichi una frattura al malleolo è fondamentale rivolgersi sempre ad uno specialista del settore, un fisioterapista che possa adoperare trattamenti di riabilitazione per l’articolazione e per il potenziamento muscolare. È importante dire anche che le fratture del malleolo possono essere di vario tipo, e ognuna richiede un trattamento differente» spiega il Dott. Vella.

CHE COS’È IL MALLEOLO E I TIPI DI FRATTURA

La caviglia è un’articolazione che permette al piede di effettuare diversi movimenti, tra cui il movimento di dorsiflessione(verso l’alto) e il movimento di flessione plantare (verso il basso). Oltre a spessi legamenti che assicurano stabilità, essa è formata da tibia, perone, astragalo e malleolo, che, come detto in precedenza, è una prominenza ossea visibile sia sul lato esterno sia su quello interno di entrambe le caviglie.

Esistono tre tipi di malleoli: il malleolo tibiale(appartiene alla tibia); il malleolo peronale, che è quello esterno della caviglia e costituisce il perone; e quello posteriore, una protuberanza situata nella parte posteriore della caviglia.

La frattura del malleolo può essere: composta, se essa non causa lo spostamento dei frammenti ossei; e scomposta, se la frattura provoca lo spostamento di questi in una posizione anomala, causando rotture dei legamenti o della capsula articolare. Quando, invece, il trauma della frattura è piuttosto violento, parleremo di frattura esposta.

SINTOMI E CAUSE DELLA FRATTURA DEL MALLEOLO

I sintomi dovuti alla rottura del malleolo possono essere: gonfiore, dolore, difficoltà di stare in piedi o di camminare, difficoltà di compiere movimenti dell’articolazione della caviglia e possibili ematomi generati dalla lesione dei tessuti, dei vasi sanguigni e di infiammazioni.

Per quanto riguarda le cause specifiche di una frattura del malleolo, è possibile effettuare una differenziazione tra i soggetti più giovani e gli anziani. Solitamente, nei primi la lesione è causata da distorsioni alla caviglia a seguito di traumi sportivi oppure da urti violenti subiti per esempio dopo un incidente stradale o cadute accidentali. Negli anziani, invece, le cause sono spesso dovute a semplici cadute che poi si trasformano in traumi, soprattutto per una maggiore fragilità ossea.

FRATTURA DEL MALLEOLO: CURA, TRATTAMENTO E FISIOTERAPIA

Come spiegato dal Dott. Vella, ogni frattura prevede un trattamento diverso. Esso dipenderà molto dalla gravità della frattura. Nei casi lievi, per esempio, sarà sufficiente ricorrere al gesso, al contrario di lesioni gravi, dove sarà necessario l’intervento chirurgico.

Indipendentemente dal fatto che la frattura del malleolo sia composta o scomposta, la fisioterapia riveste un ruolo fondamentale per affrontarla e per puntare alla guarigione. I trattamenti fisioterapici servono per ridurre il dolore alla caviglia, ripristinare la corretta funzionalità dell’articolazione, recuperare la forza muscolare, l’equilibrio, la stabilità e la postura corretta. Tra questi, quelli più utilizzati sono la tecarterapia, terapie manuali, il Metodo Mezieres e la magnoterapia.

Gli esercizi consigliati per contrastare la lesione riguardano la mobilizzazione attiva e passiva e il potenziamento muscolare.