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Negli ultimi anni sono stati tantissimi i pazienti che mi hanno chiesto “Come deve dormire chi soffre di cervicale?”. Il dolore cervicale, infatti, spesso può essere invalidante e compromettere il normale svolgimento delle attività quotidiane. Spesso, inoltre, chi ne soffre avverte problemi con il sonno e con l’addormentamento.

Quando il dolore in quella zona è più acuto che mai, infatti, si fa molta difficoltà a “trovare la giusta posizione” a letto e a rilassarsi fino a raggiungere un sonno ristoratore. Tra i sintomi più frequenti, in casi come questi, troviamo le vertigini, il dolore acuto e il formicolio fino alle braccia e alle mani.

Chi vive questa condizione, dunque, noterà che è davvero difficile addormentarsi e che, quando ci si riesce, al mattino ci si sente sempre stanchi e indolenziti, come se non si avesse dormito affatto.

LA MIGLIORE POSIZIONE PER DORMIRE

Quando si soffre di cervicalgia, soprattutto nelle fasi acute, dormire è davvero difficile. Non si trova mai la giusta posizione e, spesso, si passano le notti in bianco con conseguente sensazione di stanchezza e di affaticamento al mattino.

In casi come questi può giovare molto dormire su di un fianco o in posizione supina, ossia a pancia in su. Chi sceglie quest’ultima posizione, inoltre, può arrotolare un cuscino sottile che darà aiuto al sostentamento della fisiologica curva del collo. Un cuscino piatto, inoltre, aiuterà a sostenere la testa.

Un’altra posizione molto diffusa per l’addormentamento ma completamente scorretta se si soffre di dolore cervicale è quella a “pancia in giù”. Dormendo proni la zona cervicale è ruotata totalmente da una parte; il cuscino, inoltre, provoca un’estensione che sommata alla rotazione crea tensione.