La cervicobrachialgia è una condizione dolorosa quanto largamente diffusa, facciamo un po’ di chiarezza in merito: scopriamo cause e rimedi. Ecco tutto quello che c’è da sapere!
La cervicobrachialgia è una condizione dolorosa e ampiamente diagnosticata che spesso affligge la vita di chi ne soffre, riducendone il normale svolgimento delle attività quotidiane. Essa si estende dal collo fino alle dita della mano coinvolgendole nella sintomatologia dolorosa.
Nel dettaglio, i sintomi e le caratteristiche della cervicobrachialgia variano a seconda delle vertebre e delle radici nervose interessate dalla condizione. Ad esempio, non è raro trovare pazienti che lamentano dolore che parte dal collo, che di irradia all’estremità ulnare del gomito per proseguire, infine, fino alle dita delle mani coinvolgendone alcune in particolare.
Ma quali sono le cause di tare disturbo e come rimediare in modo efficace? Facciamo maggiore chiarezza in merito alla questione.
Cervicobrachialgia, cause e rimedi di una condizione comune
Le cause alla base dell’insorgere di questa condizione sono tante e possono variare da paziente a paziente. In generale, le statistiche indicano una maggiore incidenza negli individui sedentari di età superiore ai 30 anni e che lavorano diverse ore al pc. Tra le altre cause, invece, troviamo:
- Forti retrazioni muscolari a carico dei muscoli scaleni o del piccolo pettorale che possono provocare la compressione del nervo;
- Ernia del disco, in particolare in C4-C5, C5-C6, C6-C7;
- Patologie come, ad esempio, l’artrosi;
- Conseguenze post-operatorie;
- Traumi come lesioni ossee alla clavicola o all’omero.
Il dolore portato dall’insorgenza di questa condizione può diversificarsi da paziente a paziente in quanto ognuno presenta una particolare condizione a sé. Esso, in generale, comprende collo, braccio, avambraccio, mano e spesso anche le dita. Ancora, non è raro che si verifichi una riduzione nella mobilità del collo: alcuni hanno difficoltà nel girarlo a destra, altri a sinistra, altri ancora hanno difficoltà nell’estensione.
Tra gli altri sintomi, ancora, troviamo:
- Formicolio e riduzione della sensibilità della mano;
- Bruciore dal collo alla mano;
- Debolezza muscolare;
- Rigidità muscolare e difficoltà nel movimento.
Come rimediare? Gli effetti benefici della fisioterapia
Nella maggior parte dei casi, affidarsi ad un buon fisioterapista e ad un ciclo di trattamenti riesce ad eliminare completamente la sintomatologia e a ristabilire la corretta funzionalità articolare e i movimenti fisiologici. Il primo passo, infatti, è quello di ridurre il dolore riferito dal paziente attraverso trattamenti fisici e manuali.
Laddove possibile è utile praticare tecarterapia, mobilizzazioni sia con tecniche passive che attive, laserterapia per la riduzione del dolore e taping neuromuscolare per dare una stimolazione ai ricettori cutanei.