fbpx
Postura a scuola: come insegnare ai bambini a stare seduti correttamente

Postura a scuola: come insegnare ai bambini a stare seduti correttamente

Quello della postura a scuola è un argomento abbastanza dibattuto e sempre al centro dell’attenzione: in questo modo puoi insegnare ai bambini a stare seduti correttamente al banco. Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito. 

Quante volte ti è capitato di entrare in una classe e vedere i bambini seduti al banco tutti storti? E’ tipico dei bambini non stare dritti e muoversi in continuazione o assumere posture completamente errate avvicinandosi troppo al quaderno o non tenendo la schiena dritta. Questo problema, in realtà, non è raro ma è riscontrabile nella maggior parte degli alunni delle nostre scuole. 

In tal senso, molto si può fare per aiutare i bambini ad “imparare a stare dritti”: in questo caso, tali consigli saranno importanti anche per i docenti che insegneranno ai piccoli come si sta seduti e ogni quanto è importante alzarsi. Scopriamo insieme come fare per avere una schiena sana e dritta fin da piccoli.

La migliore postura a scuola: il segreto che tutti i bambini dovrebbero conoscere

bambini postura scuola

Non si è mai troppo giovani per cadere nelle scorrette abitudini, soprattutto posturali. I bambini, in particolar modo, sono particolarmente soggetti all’assunzione di portamenti scorretti e cattivi atteggiamenti con il rischio di sviluppare patologie più gravi con il passare degli anni. Questi disturbi posturali, qualora riconosciuti tempestivamente, possono essere corretti in poco tempo evitando che si aggravino. 

LEGGI ANCHE: Come impugni la penna? Da qui dipende la tua postura!

Nel dettaglio, la fascia d’età da tenere in considerazione è quella che va dai 10 ai 16 anni: i ragazzini di questa età, infatti, sono più vulnerabili in quanto in pieno sviluppo e più soggetti a scoliosi, ipercifosi e lombalgie. Tale rischio può essere attenuato operando una vera e propria “educazione al banco”, da operare a scuola, luogo nel quale gli studenti passano la maggior parte del loro tempo.

Per evitare dolori alla colonna, dunque, il consiglio migliore è quello di tenere i piedi ben poggiati a terra e la colonna aderente allo schienale della sedia con i gomiti ben poggiati sul tavolo. Ancora, i bambini non dovrebbero stare seduti tutte e 5 le ore al banco, immobili e senza alzarsi. Servirebbe, infatti, una pausa in piedi di pochi minuti una volta all’ora al cambio dell’insegnante o, perlomeno, qualche volta al giorno.

I consigli del Dott. Vella

Ciò che è indispensabile e che non tutti capiscono è l’importanza di una corretta igiene posturale: tali buone abitudini devono essere insegnate ai bambini fin dall’età prescolare. Bisogna stare seduti dritti e in modo corretto, ma non solo a scuola: anche mentre si gioca ai videogiochi, nelle attività extrascolastiche e nei momenti di gioco. 

In generale, è bene iniziare fin da piccoli con la pratica di uno sport: il movimento aiuta il corpo a crescere correttamente e in salute. Inoltre, è anche utile muoversi durante il giorno e non stare sempre seduti. Le buone abitudini cominciano fin da piccoli!

Vuoi saperne di più? Contattaci su Whatsapp o richiedi un consulto compilando questo modulo!

[contact-form to=”appuntamenti.dottorvella@gmail.com” subject=”CONTATTO DAL BLOG”][contact-field label=”Nome” type=”name” required=”1″][contact-field label=”Numero di cellulare” type=”text” required=”1″][contact-field label=”Email” type=”email”][contact-field label=”Messaggio” type=”textarea”][/contact-form]

Gambe accavallate: attenzione a non sottovalutare mai i rischi per la salute

Gambe accavallate: attenzione a non sottovalutare mai i rischi per la salute

Uno dei vizi più diffusi e dannosi è quello di sedersi con le gambe accavallate: questa cattiva abitudine può costituire un vero problema per la salute! Ecco perchè non dovresti assumere questa postura.

Il gesto delle gambe accavallate è davvero naturale e in molti, quando ci sediamo, assumiamo questa postura senza pensarci troppo. Un comportamento diventato celebre anche a causa di diversi film come, ad esempio, Basic Instinct. Tuttavia, non tutti siamo al corrente di quali sono i rischi che tale postura comporta per il nostro corpo e per la nostra salute.

Molto spesso, infatti, per quanto possiamo controllare la mimica del nostro corpo e la gestualità in generale, molto spesso i piedi e le gambe sfuggono dal nostro controllo e senza accorgercene ci ritroviamo con le gambe accavallate. Facciamo molta attenzione, però, perchè tale postura è davvero dannosa per noi stessi e per la nostra salute e il nostro benessere.

Scopriamo quali sono i pericoli connessi e qualche suggerimento extra per imparare a non assumere più tale atteggiamento.

I rischi di accavallare le gambe: ecco quali pericoli corre la nostra salute

gambe-accavallate-rischi

Accavallare o incrociare le gambe è un gesto spesso inconsueto e che in tanti facciamo inconsapevolmente. Tale comportamento è stato a lungo studiato anche dagli antropologi. In alcune culture dell’Asia, ad esempio, tale gesto è considerato irrispettoso. Secondo alcuni studi, ancora, stringere le gambe accavallate è un gesto che richiama l’auto-protezione: più sono serrate più è forte la sensazione di pericolo che si avverte.

Ad ogni modo, di qualunque origine sia e in qualsiasi modo venga esso considerato, la comunità scientifica è d’accordo circa la sua dannosità. In primis, infatti, i rischi connessi riguardano la salute della schiena e delle ginocchia. Esse, infatti, tenendo questa postura potrebbero essere più frequentemente interessati da disturbi e dolori anche acuti.

LEGGI ANCHE: Come ti siedi al pc? Cinque consigli che terranno lontano il mal di schiena!

Chi accavalla le gambe non mantiene una postura corretta e provoca stress e tensione alla colonna vertebrale inferiore e posteriore. Tenendo tale postura, infatti, il ginocchio superiore premerà contro il ginocchio inferiore, il bacino sarà ruotato e contratto mentre la parte bassa della schiena sarà esposta ad un maggiore rischio di indolenzimento. Lo stesso livello di rischio riguarderà anche il pavimento pelvico. 

Ancora, tenendo tale cattiva abitudine anche mentre ci sediamo sul divano, ci ritroveremo per molto tempo con il bacino più in basso rispetto alle gambe. Questa posizione non fa di certo bene in quanto non favorisce la fisiologica curvatura della colonna vertebrale: ciò rappresenta un problema soprattutto per coloro che soffrono di ernia al disco. 

Consigli extra per chi vuole abbandonare le cattive abitudini!

Non è raro che chi svolge un lavoro di ufficio non resista e incroci involontariamente le gambe dietro la scrivania. Questa posizione, però, mantenuta per tutto l’orario lavorativo mette davvero a rischio la propria salute. Perdere le cattive abitudini, però, è davvero facile e basta ascoltare questo semplice consiglio!

Prova ad utilizzare un poggiapiedi sotto la scrivania che ti aiuti a tenere le gambe distese: questo piccolo consiglio ti aiuterà a non provare più dolore! Se proprio non resisti e vuoi accavallare le gambe, cerca di farlo solo per pochi istanti.

Pensi che questo sia il tuo problema? Contattaci su Whatsapp o fissa una consulenza compilando questo modulo!

[contact-form to=”appuntamenti.dottorvella@gmail.com” subject=”CONTATTO DAL BLOG”][contact-field label=”Nome” type=”name” required=”1″][contact-field label=”Numero di cellulare” type=”text” required=”1″][contact-field label=”Email” type=”email”][contact-field label=”Messaggio” type=”textarea”][/contact-form]

Come ti siedi al pc? Cinque consigli che terranno lontano il mal di schiena!

Come ti siedi al pc? Cinque consigli che terranno lontano il mal di schiena!

Lavori tante ore al pc e hai sempre mal di schiena? Segui questi cinque consigli che allontaneranno ogni dolore e ti aiuteranno a mantenere una postura corretta alla scrivania. 

Al giorno d’oggi trascorriamo sempre più ore davanti allo schermo del pc: per lavoro, per studiare o anche per semplice svago. Addirittura, si stima che tale abitudine sia diretta conseguenza della pandemia e delle modifiche alle nostre abitudini e ai nostri comportamenti. Dal 2020 in poi, infatti, sono aumentate a dismisura le riunioni online e le modalità di lavoro in smartworking, così come per lo studio.

Più tempo passiamo davanti allo schermo e più aumentano i sintomi avvertiti: peggiora il mal di schiena e compaiono le infiammazioni alla cervicale. In tal modo, l‘assunzione di una cattiva postura davanti alla scrivania ci fa sentire sempre peggio e più perdura questo scorretto atteggiamento posturale, più peggiora il dolore che avvertiamo.

Ti sei mai chiesto come ci si siede correttamente al pc e cosa si può fare per “alleggerire” il carico sulla schiena? Scopri questi 5 indispensabili consigli che terranno il dolore lontano! Ecco come fare!

Il modo corretto per sedersi al pc, 5 consigli per allontanare il mal di schiena

pc-schiena-dott-vella

Le lunghe ore passate in ufficio alla scrivania o a casa davanti al pc possono comportare l’insorgenza di frequenti e dolorosi mal di schiena o di infiammazioni al tratto cervicale. Negli ultimi anni, infatti, sono vertiginosamente aumentate le ore trascorse al pc e, in generale, online. Ciò ha portato all’insorgere di numerose problematiche che prima si riscontravano molto di rado.

LEGGI ANCHE: Tech-neck: così lo smartphone ci causa dolore

Tali problematiche hanno uguale incidenza sia negli adulti che svolgono un lavoro di ufficio che nei giovani e, in particolar modo, negli adolescenti che impiegano tante ore al computer per studiare o per dedicarsi al gaming. Il mal di schiena che insorge in questi casi, tipico di una postura scorretta, è spesso localizzato nella zona lombare e centrale. Frequenti, inoltre, sono anche i disturbi a carico della zona cervicale, contratture muscolari, mal di testa, infiammazioni e irrigidimenti. 

Modificando il proprio atteggiamento alla scrivania e al pc, dunque, si può prevenire l’insorgenza e l’acutizzazione di tali fenomeni dolorosi. Ecco i 5 consigli del Dottor Vella che allontaneranno il mal di schiena e ti faranno sentire più leggero! Scopriamo insieme quali sono.

Cerca di mantenere la schiena dritta al pc

L’origine del mal di schiena, molto spesso, è data da una cattiva postura assunta alla scrivania e davanti al pc. Quando trascorriamo ore allo schermo, infatti, tendiamo ad assumere una postura ricurva in avanti: tutto ciò è completamente sbagliato se pensiamo che questa scorretta abitudine pesa sul nostro benessere!

Prova a non incurvarti per vedere lo schermo più da vicino e non assumere posizioni troppo rigide o innaturali. Tieni testa e collo rivolti in avanti e lascia che la colonna vertebrale mantenga la sua curva fisiologica. L’utilizzo di una sedia ergonomica o di un supporto per il pc, ad esempio, possono aiutarti molto in tal senso.

Attento alla posizione degli avambracci

Quando sei seduto al pc cerca di tenere la tastiera all’altezza dei gomiti e gli avambracci appoggiati sul bordo del tavolo. I polsi devono essere dritti. In questo modo eviterai eccessive contratture muscolari e l’insorgere di problematiche quali il tunnel carpale e la tendinite. 

Il trucco, in questo caso, è nella posizione della tastiera o dell’intero dispositivo qualora non avessi a disposizione un computer fisso.

Regola l’altezza della seduta

L’altezza della seduta, in casi del genere, è davvero di fondamentale importanza. Prima di iniziare a lavorare regola la sedia che utilizzi in modo da avere le cosce parallele al suolo. Piega le ginocchia ad angolo retto ed assicurati che esse siano alla stessa altezza dei fianchi o leggermente più in basso.

Attenzione a non alzarla troppo: a volte può sembrare più comodo, ma in questo modo l’eccessiva distanza dal pavimento può portare all’assunzione di posture scorrette.

Tieni il mouse vicino a te

In molti pensano che lavorare con l’ausilio del touchpad installato sui dispositivi portatili sia più immediato e comodo: in realtà è dannoso! Chi trascorre tante ore al pc ha bisogno del supporto di un mouse per evitare l’insorgenza di fastidiosi dolori. Importante, ovviamente, è anche la posizione stessa del mouse.

Posiziona il mouse vicino al corpo e tieni il polso rilassato, il braccio leggermente di lato rispetto al busto e le mani di poco sotto ai gomiti: in tal senso, l’utilizzo di un buon tappetino permette al polso di stare dritto evitando flessioni. 

Utilizza la scrivania!

Molto spesso vedo persone lavorare al pc seduti sul divano o sulla sedia poggiando il dispositivo sulle gambe. Questa postura è totalmente scorretta in quanto prevede un’eccessiva flessione in avanti e un’eccessiva tensione a carico della schiena, delle spalle e del tratto cervicale. Questa cattiva abitudine, infatti, è alla base del dolore!

Vuoi saperne di più? Contattaci su Whatsapp o fissa una consulenza compilando questo form!

[contact-form][contact-field label=”Nome” type=”name” required=”1″][contact-field label=”Numero di cellulare” type=”text” required=”1″][contact-field label=”Email” type=”email” required=”1″][contact-field label=”Messaggio” type=”textarea”][/contact-form]

Camminare sulla sabbia: incredibili i benefici per il tuo corpo! Scopriamoli tutti

Camminare sulla sabbia: incredibili i benefici per il tuo corpo! Scopriamoli tutti

Camminare sulla sabbia è una vera e propria esperienza per il nostro corpo e per la nostra salute fisica e mentale: sono davvero incredibili i benefici che regala! Scopriamoli tutti insieme!

La primavera ha ormai fatto il suo ingresso nelle case delle famiglie italiane e le belle giornate iniziano finalmente a regalare la possibilità di qualche passeggiata domenicale. I luoghi all’aperto, infatti, regalano una piacevole sensazione di benessere per la nostra salute e per l’equilibrio mentale. Dunque, perchè non concedersi una bella passeggiata in spiaggia nelle ore più calde e meno ventose?

Camminare scalzi sulla sabbia, infatti, non solo regala momenti di piacevole e meritato relax, ma è anche in grado di far ottenere una serie di benefici per il corpo e per la pelle. Gli incredibili benefici, inoltre, si notano soprattutto per i piedi e per la postura, specie in bambini e teenagers. Vuoi saperne di più? Scopriamoli tutti!

Camminare sulla sabbia è davvero una buona abitudine: ecco i numerosi benefici

Una bella passeggiata all’aperto, magari in spiaggia: cosa c’è di meglio da fare nei pomeriggi di primavera? Le temperature più miti e le giornate più lunghe, infatti, lasciano spazio a queste buone abitudini. 

La forma del piede matura e cambia fino ai 12 -13 anni di età: per questo camminare sulla sabbia aiuta soprattutto lo sviluppo dei bambini. Se questi ultimi hanno preso l’abitudine di camminare a piedi scalzi sulla sabbia, è consigliabile che continuino a farlo anche in casa, perché questa pratica fa in modo che ci sia uno sviluppo ideale della pianta del piede. Gli esperti, infatti, non hanno dubbi sugli incredibili benefici che questa pratica apporta.

Il cervello umano controlla continuamente la postura – che adottiamo a seconda della superfice su cui poggiamo – e agisce sui diversi muscoli del piede. La sabbia, in quanto terreno cedevole, costringe un continuo riadattamento della postura che trae particolare beneficio dalla stimolazione dei muscoli del piede. Tale stimolazione che avviene quando camminiamo scalzi.

Camminare sulla sabbia, dunque, mette in “difficoltà il piede”, potenziando però tutti i muscoli della gamba coinvolti nel movimento. Tra i numerosi vantaggi che scaturiscono da questa abitudine, il primo può essere sicuramente la prevenzione del cosiddetto “piede piatto”.

Beach walking, ecco perchè fa bene

Il beach walking permette di ottenere alcuni benefici che si rivelano fondamentali per il corpo umano. Essi sono davvero importanti nei bambini o nei ragazzini ancora in fase di sviluppo, ma possono estendersi davvero a tutte le età.

  • Libertà: molto spesso le scarpe anziché migliorare la salute del piede la peggiorano! Con il passare degli anni possono verificarsi una serie di problemi come malformazioni e dolori e si è costretti a rivolgersi a chirurgici, podologi e ortopedici;

 

  • Stimolare la circolazione: la camminata sulla sabbia influisce sulla riattivazione del sistema venoso, aiutando coloro che soffrono di problemi di circolazione venosa, gonfiori, difetti di sensibilità e affaticamento. L’azione dell’acqua sulle gambe facilita la risalita del sangue verso il cuore, migliorando l’ossigenazione del sangue stesso;

 

  • Equilibrio: il beach walking aiuta a contrastare i problemi di stabilità e di equilibrio, aiuta a prevenirne l’aggravamento. Il piede senza scarpa è libero di muoversi in maniera naturale e non costretta ed è come se facesse la giusta ginnastica rimandando al cervello i segnali per un corretto funzionamento;

 

  • Benessere dello spirito: oltre al benessere fisico, la camminata sulla sabbia regala quello psichico. Il rumore del mare aiuta a rilassarsi, riducendo lo stress e allentando la tensione;

 

  • Benessere della pelle e delle gambe: la sabbia bagnata aiuta ad eliminare le cellule morte della pelle. Inoltre, la camminata tende a tonificare, riattivare e rafforzare i muscoli delle gambe, alleviando il senso di pesantezza e stanchezza.
Dolore tra le scapole: perchè accade? Le ragioni sono molte

Dolore tra le scapole: perchè accade? Le ragioni sono molte

Il dolore tra le scapole è una condizione davvero frequente quanto fastidiosa: ma perchè accade? Scopriamo insieme le ragioni alla sua base e come intervenire efficacemente.

Negli ultimi anni il dolore tra le scapole o dietro le spalle ha fatto passi da gigante, nel senso che un gran numero di persone lamentano sempre di più disturbi e problemi in questa zona della schiena, con alcune ripercussioni negative sulla vita quotidiana. Dal punto di vista osteo-articolare la zona oggetto della discussione è composta da molte strutture che possono essere in disfunzione, fino a creare fastidi tra le scapole oppure dietro le spalle, in base alla costola o alla scapola che è stata coinvolta.

In merito, bisogna fare molta attenzione alla diagnosi, perché il problema si risolve solo effettuando un controllo corretto, in modo che l’esperto possa suggerire rimedi e cure adeguate per il caso.

Dolore tra le scapole: analizziamo le cause

Le cause che possono provocare un dolore tra le scapole o dietro le spalle sono principalmente due: problemi di natura respiratoria e problemi di natura muscolare. L’aspetto respiratorio viene spesso sottovalutato, ma rappresenta forse il 50% delle cause di dolore. Pertanto, una corretta respirazione potrebbe immediatamente migliorare la situazione e donare benessere.

Altre cause molto frequenti sono gli stati ansiosi e psicologici, con atteggiamento in chiusura delle spalle e conseguente sovraccarico della zona dorsale proprio tra le scapole; e i traumi diretti sulla zona (cadute, colpi dietro la schiena) o indiretti, che anche colpendo zone vicine, possono poi far comparire dolore interscapolare.

Tuttavia, è la comparsa di trigger point tra le scapole o dietro la schiena ad essere forse la causa di dolore più frequente. Non sempre, però, il trigger del muscolo incriminato è responsabile al 100% della sintomatologia. Sarà cura del fisioterapista valutare la situazione e trattare completamente i possibili trigger satelliti, responsabili dell’attivazione di trigger dolorosi locali. Il trattamento sarà possibile mediante tecniche manuali e strumentali, quali laser ad alta potenza e Tecarterapia laddove possibile.

Le altre cause che possono essere annoverate sono: tumori ossei primari o metastatici, che possono dare un dolore anche molto forte, che può evolvere in una frattura o crollo vertebrale; e posture errate assunte per un tempo prolungato, con conseguente sovraccarico della muscolatura.

Le cure più efficaci

Nel caso di dolore muscolare legato a stress o postura inadeguata, c’è bisogno di fare sedute che hanno l’obiettivo di decontrarre la muscolatura, tramite massaggio e Tecarterapia. Si procederà, poi, ad una terapia con Rieducazione Posturale utilizzando il metodo di Mezieres o di Soucard.

Nel caso di fratture, invece, si sceglierà una terapia conservativa (busto prescritto dal medico specialistico), a cui si assocerà una terapia farmacologica e magnetoterapia. Una volta compattata e guarita la frattura o crollo, si procederà con la terapia come per le contratture.

Sarà il fisioterapista, di caso in caso, a valutare quale trattamento è più efficace per la problematica riscontrata e per l’origine del dolore in questione.

Come impugni la penna? Da qui dipende la tua postura!

Come impugni la penna? Da qui dipende la tua postura!

Fin da bambini ci insegnano ad impugnare la penna o la matita per imparare a scrivere o a tracciare ghirigori colorati sui fogli. Tuttavia, forse non tutti sanno che questo gesto tanto semplice ed innato, può essere causa di seri problemi posturali. 

Non è raro, infatti, che una scorretta impugnatura della penna possa causare – nel lungo tempo – problemi di postura come, ad esempio, la scoliosi. Ciò a causa della scorretta postura del busto (spesso flesso di lato o davanti) tenuta per scrivere.

Una cattiva impugnatura, inoltre, comporta anche problemi di tensioni muscolari a livello della mano, del polso, della spalla e del collo. Ancora, da un punto di vista osteopatico questo gesto costringe lo scrivente a inclinarsi di lato determinando una postura che impedisce al diaframma di muoversi, con un accentuarsi degli atteggiamenti scoliotici.

Secondo un documento recentemente pubblicato dall’Associazione Europea Disgrafie, questo problema non sempre si risolve nel corso della vita e addirittura il 90% dei bambini e dei ragazzi italiani presenta problemi del genere.  

QUALE IMPUGNATURA E’ PIU’ CORRETTA?

La posizione più corretta per impugnare la penna è quella cosiddetta “a pinza”. In questo caso, la mano è piegata in semi-pronazione, la presa dello strumento è “a pinza”, tra pollice ed indice, mentre la prima falange del dito medio funge da appoggio per garantire un assetto regolare. 

Lo strumento grafico va impugnato a circa due dita dalla punta. La sedia ed il tavolo devono essere adatti alle dimensioni del bambino ed i piedi devono poter poggiare a terra. Circa due terzi dell’avambraccio devono poter poggiare sul tavolo. 

Per quanto riguarda la postura, invece, se ci si accorge che il bambino o il ragazzo ha atteggiamenti disfunzionali durante la scrittura, è sempre opportuno rivolgersi ad un posturologo o un fisioterapista per una valutazione.

In questi casi, infatti, il percorso più opportuno è quello di una rieducazione posturale.